Si discute in questi giorni sull’accorpamento dei referendum alle elezioni amministrative per così poter riparmiare centinaia di milioni di euro spesi per un giorno ulteriore di votazione. La Lega, sempre attenta agli sprechi di Roma ladrona, e che sta premendo per l’approvazione del federalismo fiscale, così che le regioni possano risparmiare di più e utilizzare le risorse per servizi ai cittadini, non ne vuole sapere. Perché? Perché non vuole che venga modificata la legge elettorale cosiddetta “porcellum” ideata da Calderoli. Tutto il governo parla di risparmi e tagli, vista anche la situazione critica attuale e, a quanto pare, si può permettere di gettare alle ortiche più di 400 milioni di euro. Il ministro dell’interno, nel giustificare la non volontà di accorpare il referendum, dice così, sempolicmente: “non si tratta di 400 milioni, si tratta di soli 200 milioni di euro”. A quanto pare in tasca sua duecento milioni sono bruscolini, chissà se la pensano così le migliaia di operai che dovranno andare inc assa d’integrazione? Oltre al fatto, che si tratterebbe di 200 milioni per le spese amministrative, ma poi ci si aggiungerebbero i costi per tutti gli elettori.
Un’altra giustificazione che tira in ballo il ministro è che così si agevolerebbero i promotori del referendum, che così raggiungerebbe il quorum e vedrebbe valido il referendum.
Alcune osservazioni:
1) La scheda per il referendum si può legittimamente rifiutare al momento del voto: uno vota per le amministrative e si rifiuta di ritirare la scheda del referendum, venendo così calcolato come non votante. Forse un’opzione del genere è troppo complicata per le menti semplici dei frequentatori delle osterie padane?
2) Raggiungere il quorum non significherebbe vincere il referendum, ma soltanto fare la conta di quanti sono a favore e quanti contro e quindi se la Lega pensa di avere tutte le ragioni perché ha paura che il popolo dica la sua in modo così democratico? Contano solo i pareri dei frequentatori delle osterie, quando si riempie la bocca di democrazia?
3) Ma AN dov’è? Non faceva parte di quelli che hanno contribuito a raccogliere le firme? Possibile che si possa cambiare idea così repentinamente? Forse sì, visto anche con quale velocità hanno cambiato idea sul partito unico, dall’annuncio del predellino alle elezioni anticipate. Oppure sono le prove generali del p…ensiero unico, in vista del partito unico.
I principi, effettivamente, in corso d’opera cessano di essere principi…
E così continueremo ad avere dei parlamentari nominati dall’alto senza la possibilità di scegliere o di bocciare chi non ci è piaciuto.