Durante le ultime elezioni un partito politico appena nato (da una scissione da AN), La Destra, ha fatto una campagna elettorale fondata sulle promesse di dare la precedenza agli italiani nell’assegnazone delle case popolari o di posti negli asili nido. Questo anche per cercare di sopravanzare le promesse della Lega e di cercare così di prenderle i voti. Tali argomenti sono però fondamentali nelle città dove la Lega governa e dove cercano di metterli in atto, spesso senza riuscirci (come è accaduto per la città di Brescia dove volevano riservare delle agevolazioni per i neonati solo agli italiani).
Se non ci si riflette sufficientemente si è portati a condividere tali promesse, anche se si è di tendenza politicamente opposta, ma solo un po’ di ragionamento basta per mostrare come tale politica sia ingiusta, demagogica e populista.
Riflettiamoci un po’ su.
Sei un operaio italiano, e vieni chiamato in Belgio per lavorare nelle miniere (dove i belgi non vogliono lavorare). Ti fanno una richiesta di assunzione e parti. Arrivato in Belgio cominci a lavorare e a pagare le tasse sullo stipendio che prendi come i tuoi colleghi belgi. A questo punto però ti dicono: tu non puoi ricevere una casa popolare perché non sei belga.
Ma tu non paghi le stesse tasse del tuo collega che vanno nelle casse dello Stato per dare dei servizi?
Sei solo, all’estero, e decidi di portare la tua famiglia per vivere insieme. Penso sia un diritto fondamentale, non so se sarete d’accordo. Dopo aver dimostrato di avere tutte le carte in regola per mantenerla la fai venire. Quando i tuoi figli sono qua, tu vorresti mandarli all’asilo, magari anche per poter far lavorare tua moglie e dare un futuro migliore ai tuoi figli.
Ma ti dicono: tu sei italiano e solo i belgi possono andare all’asilo nido. Ma come? Non paghi pure tu le stesse tasse?
In Italia spesso gli stranieri sopravanzano gli italiani nelle graduatorie delle case o degli asili, in quanto guadagnano (o dichiarano) meno degli italiani. Allora per ovviare a queste "ingiustizie" cosa pensano alcuni politici? Togliamo dei diritti agli stranieri! In fondo è la soluzione più facile e quella più visibile, e fondamentalmente la più demagogica: gli italiani DOC esultano: qualcuno ci difende ancora (E’ come gridare alla pena di morte non appena succede un delitto efferato).
Non è che questi politici pensano, ma come mai ci sono questi problemi? Non sarà perché non ci sono abbastanza asili nido, oppure abbastanza case popolari? Se ce ne fossero abbastanza queste tensioni pensi che continuerebbero ad esserci?
Inoltre non ci si chiede perché dichiarano salari più bassi? Se guadagnassero tutti secondo contratto, come gl’italiani, quest’ultimi non sarebbero competitivi come gli stranieri nelle graduatorie? Ma non è che agli imprenditori italiani (certo non tutti) fa più comodo pagarli in nero una parte dello stipendio per pagare meno tasse? Certo a quel punto fa comodo anche allo straniero, ma se il datore di lavoro decide di fare tutto alla luce del sole, lo straniero non può esimersi dal pagare tutte le tasse.
E allora se devo scandalizzarmi per dei diritti che derivano da valori quali la solidarietà e la tolleranza, preferisco indignarmi per gli sprechi veri derivanti da opere incompiute o da opere che, fatte all’estero, costano un decimo di quelle fatte in Italia, da appalti che lievitano anche per il pagamento di mazzette, dai costi del “palazzo” che ogni volta, promettono di diminuire e invece aumentano sempre, della poca memoria che si ha quando si dice che la maggior parte degli inquisiti per tangentopoli sono stati assolti, da condannati che vengono candidati, da una tassa che pago sulla bolletta elettrica per lo sviluppo della ricerca sulle fonti energetiche rinnovabili che vanno anche ai petrolieri, dal fatto che si considera risolto il problema dei rifiuti solo con la costruzione di inceneritori -senza pensare che si deve cambiare mentalità e risolvere il problema a monte, non producendo rifiuti inutili e consumare meno e mi fermo qui.